Intervista a Gabriel Teixidó, designer di T e Paralel

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Intervista a Gabriel Teixidó, designer di T e Paralel

Gabriel Teixidó è un designer fortemente legato a POINT.  Molte delle collezioni dell'azienda sono nate dai suoi progetti come Colors&Compact, Fennec, Lineal, Tub, la collezione U e più di recente T o Paralel. Designer industriale, vanta numerosi premi nazionali ed internazionali come il "Silver Delta" nel 1992 e nel 1997, il Premio al design industriale del Consell de Cambres de Catalunya, il Premio New Style e i Premi Sidi. Ora parliamo con lui per conoscere in modo più approfondito le sue Collezioni T e Paralel, due delle sue nuove proposte per Point. 

Mentre la Collezione T è una proposta colorata fatta di poltroncine, sgabelli, tavolini e pouf in alluminio, perfetta per il contract e l'hospitality; Paralel è una collezione da esterni in legno di teak. Entrambe con molta personalità.

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- Quali qualità ha la Collezione T?

Ha molte qualità perché risolve molte situazioni. La collezione è nata dall'ordinazione da parte di POINT del design di uno sgabello, ma ho iniziato a sbrogliare la matassa ed ho finito per dare molti altri usi allo sgabello. Così è nata questa collezione che fornisce soluzioni per molte situazioni, offrendo non solo sgabelli ma anche poltroncine, tavolini e pouf.

- Perché la collezione è in alluminio? 

- Quando POINT mi ha fatto l'ordinazione ho iniziato a pensare ad una collezione in teak ma poi, man mano che andavamo avanti, abbiamo notato che per la sua realizzazione l'alluminio si sposava meglio con il concept della collezione, molto più funzionale e con un design molto raffinato. 

- Qual è stata la sua ispirazione per il design della Collezione T?

- Quando affronto il processo creativo, la mia partenza è sempre la stessa. Inizio a pensare all'ordine di POINT e poi arrivano la carta, la matita e gli scarabocchi. Più di 300 disegni in cui l'immaginazione vola.  È così che mi sono imbattuto in T. Direi che cercando la logica della semplicità sono arrivato al grafismo della lettera, un tratto molto semplice.

- Com'è arrivato il naming? E perché questo nome?

- Il naming è stato l'ultimo ad arrivare. Una volta definito il prodotto e con il progetto finito, è stato sufficiente guardare la collezione per capire che avrebbe solamente potuto chiamarsi T. Chiamandosi così, la fusione del nome con il prodotto avrebbe fatto in modo che la gente, vedendola anche solo una volta, la ricordasse sempre. È una collezione con una personalità molto forte. Semplice nelle linee e molto personale. 

- Dopo tutto ciò, che cosa vediamo nella Collezione T?

- Io personalmente vedo delle forme molto grafiche, molto pulite. Vedo semplicità nelle forme. La massima «Meno è meglio» per me è sempre valida, anche nel caso della Collezione T. Il risultato è una collezione diversa e con molta personalità.



- Parliamo di Paralel, la sua ultima collezione per POINT

- Paralel è una collezione di 14 pezzi realizzata partendo dal legno di teak, che comprende sedie, poltrone, poltroncine e tavoli. Questa collezione, in teak è una combinazione di corde e tessuti che offrono comfort e comodità a seconda dello spazio e delle necessità.

- Qual è l'elemento più caratteristico di Paralel? 

- Senza alcun dubbio la parte posteriore che le conferisce quell'aspetto caratteristico e che fa la differenza. Da lì il nome della collezione, Paralel, ispirato alla sua struttura e al suo profilo. Una struttura in teak dai lunghi braccioli paralleli che accoglie lo schienale e la seduta del mobile in modo equilibrato ed elegante.



- ¿Come definirebbe la collezione Paralel?

La vedo una collezione serena, che è qui per rimanere. Il cui elemento caratteristico, il legno, è un elemento vivo che entra bene in contatto con le persone e trasmette calore. 

- In generale, quali sono le sue fonti di ispirazione? 

- Ho una speciale predilezione per il design nordico e per quello orientale. Tornando alla Collezione T, potrebbe sembrare che abbia un qualcosa di orientale, ma in realtà non mi sono ispirato a nessuno di questi stili per progettarla. La collezione è arrivata quando ho cercato la leggerezza nel pezzo.



- Quali sono i suoi punti di riferimento nel mondo del design e dell'architettura?

- Molti e nessuno. Carlo Mollino, Richard Sapper e i classici di sempre. In realtà, mi piace ciò che mi sorprende.

- Qual è la parte del processo creativo che la motiva di più?

- In tutti i miei lavori il momento che mi piace di più è quando dico a me stesso: “Ce l'ho”. Anche se in quel momento, in realtà, l'unica cosa che ho è il modo di andare avanti e poco altro. Dal «Ce l'ho» al «Fatto» c'è ancora molto lavoro. 

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